Sotto i mille

Simboli sotto i mille (2021): il Nord e qualche avvertenza prima di partire (di Massimo Bosso e Gabriele Maestri)  D’accordo, anche ai #drogatidipolitica piacciono i grandi eventi e le invasioni di liste assicurate da voti come quelli che, in questo turno elettorale, hanno attirato l’attenzione: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, un’intera regione come la Calabria… Ma i veri #drogatidipolitica aspettano con ansia anche il voto nei microcomuni, quelli con meno di mille abitanti in base all’ultimo censimento: lì, come ben sa chi frequenta questo sito, per presentare una lista non servono sottoscrizioni a sostegno, ci si candida e si va sulle schede elettorali senza bisogno di raccogliere le firme.

 Proprio questa maggiore facilità di presentare le candidature produce da oltre un quarto di secolo fenomeni interessanti (e non sempre edificanti), da studiare e far conoscere.  Anche quest’anno, così, parte il nostro itinerario “sotto i mille”, in cerca di curiosità, anomalie e stratagemmi della microItalia che va alle urne. Questo, a dire il vero, potrebbe essere l’ultimo viaggio che varrà la pena compiere in quei piccolissimi comuni, anzi, fino a qualche mese fa non era certo che avesse senso svolgerlo. A fine maggio, infatti, il Senato aveva approvato un disegno di legge che, tra l’altro, puntava a introdurre una minima raccolta di firme anche in quei microcomuni (almeno 5 fino a 500 abitanti, almeno 10 fino a 750 abitanti, almeno 15 fino a 1000 abitanti): il polverone sollevato a livello nazionale da Striscia la Notizia (a proposito delle liste esterne ai paesi, legate alle licenze retribuite delle forze di polizia e non solo) aveva probabilmente spinto a muoversi in fretta, ma alla Camera la discussione sul testo non è ancora iniziata (ne parleremo meglio tra qualche giorno), così quest’anno le liste “sotto i mille” si sono potute presentare ancora senza firme. leggi tutto l’articolo (con tanto di simboli ! ) sul blog di Gabriele Maestri – I simboli della discordia 

È tempo di riprendere il nostro viaggio nei comuni italiani sotto i mille abitanti coinvolti da questo turno elettorale: dopo un giro tra le quattro regioni del Nord interessate da questo fenomeno e qualche giorno di pausa, siamo pronti per completare il nostro itinerario visitando vari piccolissimi paesi del Centro e del Sud   leggi l’articolo su blog di Gabriele Maestri

 

Cambia la legge elettorale?

Non si verificheranno più casi come quello di Sambuco?

Nel piccolo centro della provincia di Cuneo, elettori 126 (centoventisei), nel 2007 si presentarono due liste composte esclusivamente da non residenti, non venne proposta nessuna lista locale ed avvenne un caso anomalo: votarono in cinque, stante la presenza di due liste non era necessario il quorum del 50%+1 e la lista Alternativa dei Cittadini, con ben 4 voti a favore, conquistò il comune, mentre il solo voto andato al Partito Pensionati portò a questi i 4 seggi di minoranza. CONTINUA

Sotto il mille 2020

Poteva forse mancare quest’anno l’aggiornamento sulle elezioni nei comuni sotto i mille abitanti, con le liste presentate senza bisogno di raccogliere le firme? Ovviamente no: quel mondo è cambiato, si è ridimensionato negli ultimi anni (anche per l’uscita di scena di vari personaggi che si erano particolarmente espressi nella presentazione di liste, soprattutto in Piemonte), ma merita ancora di essere raccontato. Sia perché qualcuno ci crede ancora, perfino su scala nazionale, sia perché qualche caso è davvero clamoroso. E visto che uno di questi è balzato all’attenzione dei media, dobbiamo stravolgere la geografia e partire non dal Nord del sempreverde Piemonte e nemmeno dal Centro del Molise (per anni vera “terra di meraviglie” per gli osservatori compulsivi delle elezioni “sotto i mille”), bensì dal Sud.  leggi tutto su https://www.isimbolidelladiscordia.it/2020/09/simboli-sotto-i-mille-2020-carbone.html

Dopo il caso di Carbone che ha necessariamente impegnato per primo la nostra attenzione, si può ripartire con il viaggio nei comuni “sotto i mille” dalle regioni del Centro, nelle quali storicamente è assai facile incontrare liste che poco o nulla hanno a che fare con la politica vera e propria, nemmeno autenticamente locale. Non di rado su manifesti e schede ci si imbatte in simboli minimali o graficamente improponibili, ma qualche curiosità che merita di essere raccontata c’è e, comune per comune, sarà evidenziata. CONTINUA

Dopo l’exploit iniziale con Carbone e la prima parte del viaggio stavolta a partire dal Centro-Sud, è arrivato il momento di completare il tour post-elettorale nei comuni sotto i mille abitanti: stavolta ci si occupa di quelli del Nord, che negli anni precedenti avevano aperto il percorso nella microItalia che vota, senza che chi si candida debba raccogliere le firme.  CONTINUA

Simboli sotto i mille (2019):

Come ogni anno, torna il viaggio di Massimo Bosso tra i comuni con meno di mille abitanti sparsi in tutta l’Italia – ma concentrati quest’anno soprattutto in Piemonte – alla ricerca di liste particolari, tra formazioni di destra (ma non solo) in cerca di radicamento, nuovi esperimenti politico-simbolici e liste esterne presentate nel tentativo di evitare il commissariamento o per altre ragioni più “feriali”. Il tutto, naturalmente, senza presentare una sola firma a sostegno, perché nei comuni “sotto i mille” non occorre farlo. Buon viaggio, per questa prima tappa! leggi tutto l’articolo su www.isimbolidelladiscordia.it

Simboli sotto i mille (2019): il Centro e il Sud (di Massimo Bosso).
Simboli sotto i mille (2019): il Nord (di Massimo Bosso )

2018

Sotto i mille (2018): Molise e dintorni, terra di meraviglie (di Massimo Bosso e Gabriele Maestri)

Simboli sotto i mille (2018): il Centro-Sud (di Massimo Bosso)

Simboli sotto i mille (2018): il Nord (di Massimo Bosso)

2017

Simboli sotto i mille (2017): il Sud (di Massimo Bosso)

Simboli sotto i mille (2017): il Centro (di Massimo Bosso)

Simboli sotto i mille (2017): il Nord (di Massimo Bosso)

2016

Simboli sotto i mille: Piemonte (di Massimo Bosso)

Simboli sotto i mille: al nord e al centro (di Massimo Bosso)